CENNI DI TECNICA CHIRURGICA
Il primo tempo dell’intervento consiste nella creazione del pneumoperitoneo: la cavità addominale deve essere riempita di anidride carbonica per creare una camera di lavoro per gli strumenti chirurgici robotici.
Una incisione di 1 cm a livello ombelicale consente di posizionare sotto visione diretta ed in maniera del tutto atraumatica il primo trocar robotico attraverso il quale si inserisce l’ottica che permetterà al chirurgo di eseguire l’intervento.
Si inseriscono successivamente in cavità peritoneale i successivi 5 trocar operativi.
Nel caso in cui fosse oncologicamente necessario - cioè quando i parametri pre-operatori lo consigliassero - si procede alla rimozione dei linfonodi pelvici (linfoadenectomia), a cui afferisce la linfa prodotta dalla prostata, bilateralmente. La tecnica robotica permette di eseguire, quando necessario, linfoadenectomie estremamente estese ed accurate e quindi la tecnica si presta ad essere utilizzata con successo anche in pazienti con tumore della prostata avanzato.
L’anastomosi uretro-vescicale viene eseguita con una sutura in continua che garantisce una tenuta eccellente e rapida ripresa della continenza urinaria. Si posiziona un catetere vescicale.
La tecnica prevede la possibilità di preservare da un solo lato oppure bilateralmente i fasci vascolo-nervosi che sono coinvolti nel meccanismo dell’erezione. La possibilità di preservarli dipende dalla situazione anatomica locale del paziente, dalla situazione oncologica, cioè dalla eventuale estensione della malattia della prostata, e da fattori anatomo-chirurgici, cioè dalla possibilità tecnica di realizzare un tale tipo di intervento.
DURATA INTERVENTO: circa 120 minuti
DECORSO POST OPERATORIO: A partire dalla prima giornata post-operatoria, il paziente riprende a bere e ad alimentarsi e viene fatto alzare da letto in modo crescente.
Il catetere vescicale, viene mantenuto in sede per un periodo di solito variabile da 5-10 giorni, a seconda delle condizioni locali intra-operatorie e del decorso post-operatorio.
Il paziente che viene dimesso dall’ospedale con catetere vescicale dopo circa 2 giorni.
A partire dalla prima giornata post-operatoria, il paziente riprende a bere e ad alimentarsi in modo progressivo. Il paziente viene fatto alzare da letto già poche ore dopo l’intervento, compatibilmente con la naturale ripresa delle sue energie, viene mobilizzato in misura sempre maggiore.
ANESTESIA
L’intervento di prostatectomia radicale robotica viene eseguito in anestesia generale. Il controllo del dolore e’ totale ed il paziente supera velocemente il trauma dell’intervento, peraltro minimizzato dalla assenza di incisioni muscolari, in modo molto rapido.